Orecchio interno, che cos’è?
Orecchio interno, come è composto?
La Coclea
L’Apparato vestibolare
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Orecchio Interno, che cos’è?
L’orecchio interno rappresenta le strutture più profonde dell’orecchio, situate nel “Labirinto Osseo”, una cavità scavata all’interno dell’osso temporale.
L’orecchio Interno ha il compito di trasformare il segnale sonoro (quindi, un’onda vibrante trasportata dalle strutture precedenti dell’orecchio) in un segnale Bio-elettrico in grado di essere trasportato fino al cervello.
Orecchio Interno, come è composto?
Dell’orecchio interno fanno parte :
- La Coclea, deputata alla percezione uditiva;
- Apparato Vestibolare (Utricolo, Sacculo e Canali semicircolari), deputato all’equilibrio ed alla percezione nello spazio.
In anatomia, il complesso dell’orecchio interno prende il nome di labirinto membranoso, in cui circolano due liquidi caratteristici: la perilinfa e l’endolinfa.
Interponendosi tra il labirinto osseo e il labirinto membranoso, la perilinfa agisce da cuscinetto ammortizzante che impedisce gli urti tra una delle strutture dell’orecchio interno e le pareti ossee circostanti.
L’endolinfa, invece, gioca un ruolo fondamentale nel processo di percezione dei suoni e nei meccanismi di equilibrio; infatti, il suo movimento causato dalla trasmissione del suono o dagli spostamenti della testa, eccitano le cellule cigliate (creando un segnale bio-elettrico percepito come suono o movimento dal cervello).
La Coclea
La Coclea è la struttura dell’orecchio deputata alla elaborazione e percezione dei suoni.
Il suo aspetto è simile a quello di una chiocciola, somiglianza alla quale deve il suo secondo nome.
Anatomia della Coclea
La Coclea è un lungo canale avvolto su se stesso a forma di spirale ed è costituito da tre rampe piene di liquido endolinfatico. E’ situata davanti al vestibolo ed ha un’altezza di 5-6 mm e un diametro alla base di 9mm. Il canale osseo della Coclea è lungo 30 mm ed ha un diametro di 1-2 mm e forma due giri e mezzo di elica. Nella rampa centrale (Dotto Cocleare) è presente l’organo del Corti, dove sono inserite delle cellule cigliate. Le cellule cigliate, sono in contatto diretto con il nervo acustico (VIII nervo cranico) che porta il messaggio sonoro (trasformato in segnale Bio-Elettrico) fino al cervello, dove viene interpretato come suono.
Come funziona la Coclea?
La coclea riceve le vibrazioni della staffa grazie al suono che, inserendosi nel canale uditivo stimola la membrana timpanica e i tre ossicini più piccoli del nostro corpo (martello, incudine e staffa) attraverso la finestra ovale. Mal funzionamenti della staffa (otosclerosi), infatti, possono generare una diminuzione trasmissiva dell’udito. Mal funzionamenti della coclea, invece, possono generare un’ipoacusia neurosensoriale.
L’onda meccanica sonora si propaga lungo le cellule cigliate della coclea e, a seconda della frequenza di risonanza, stimola più o meno una zona specifica. I toni gravi eccitano la zona apicale delle cellule cigliate, mentre gli acuti la zona basale. Pertanto, nella Coclea avviene la prima analisi del suono, soprattutto nelle sue caratteristiche di frequenza (tonalità) e intensità (volume).
Dall’orecchio interno parte il nervo acustico che ha il compito di trasportare gli impulsi nervosi al cervello, fondamentali per il riconoscimento e elaborazione del messaggio sonoro.
L’Apparato Vestibolare
Anatomia
In sintesi, l’organo dell’equilibrio (Apparato Vestibolare) è una struttura connessa alla coclea, formata da tre canali semicircolari orientati secondo tre direzioni ortogonali, l’utricolo ed il sacculo.
I canali semicircolari sono adibiti a tramettere le accelerazioni angolari della testa.
L’utricolo ed il sacculo, invece, generano informazioni per il cervello quando avvengono movimenti lineari della testa rispetto alla forza di gravità.
Come funziona l’Organo dell’Equilibrio?
Grazie alla disposizione dei canali circolari, dell’utricolo e del sacculo, ogni movimento della testa mette in moto il liquido contenuto al loro interno. Questo meccanismo fornisce al cervello informazioni in merito alla posizione della testa.
L’esempio utile a rendere l’idea, può essere quello della livella a bolla. Quando inclino la livella rispetto al suo asse, la bolla si sposta in senso opposto. E’ come se, all’interno della nostra livella immaginaria, ci fossero le cellule cigliate, che ad ogni spostamento o inclinazione, trasmettono queste informazioni al cervello.
Il sistema nervoso centrale, integrando queste informazioni con quelle provenienti dagli occhi e dai muscoli del corpo, ci permetterà di mettere in atto gli aggiustamenti posturali. Ovviamente, gli aggiustamenti posturali sono necessari per il mantenimento dell’equilibrio e la guida del movimento volontario. Pertanto, a giocare un ruolo fondamentale nel meccanismo di regolazione dell’equilibrio sono gli otoliti e le cellule ciliate, presenti, assieme all’endolinfa, all’interno dell’apparato vestibolare. Infatti, il movimento degli otoliti e delle cellule ciliate, successivo agli spostamenti del corpo, produce un segnale nervoso, che informa l’encefalo dei suddetti spostamenti. Una volta che il cervello conosce gli spostamenti del corpo, produce una risposta su misura che garantisce stabilità e senso della posizione nello spazio, al soggetto in movimento.