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Sindrome di Ménière

Sindrome di Ménière

  1. Introduzione
  2. Quali sono i sintomi della Sindrome di Ménière?
  3. Quali sono le cause della Sindrome di Ménière?
  4. Che controlli servono per la diagnosi della Sindrome di Ménière?
  5. Come si cura la Sindrome di Ménière?

Introduzione

La Sindrome di Ménière è un disturbo che colpisce l’orecchio interno. Può causare vertigini, acufeni, perdita dell’udito e una sensazione di pressione nel profondo dell’orecchio. La Sindrome di Ménière, fu diagnosticata per la prima volta nel 1861 dal medico francese Prosper Ménière, ma ancora oggi non se ne conoscono le cause. È  una condizione che può colpire chiunque e insorgere a qualunque età, con prevalenza dopo i 40 anni. L’incidenza della Sindrome di Ménière nella popolazione è di circa 1 caso ogni 1.000 individui.

Quali sono i sintomi della Sindrome di Ménière?

Sindrome di Ménière VertiginiLa Sindrome di Ménière si manifesta con forti crisi vertiginose di tipo rotatorio, della durata generalmente superiore ai 20 minuti, che impediscono alla persona il controllo del proprio corpo e qualunque movimento. Nel contempo, si verificano nausea, vomito, sudorazione fredda. La crisi derivante dalla Sindrome di Ménière, può durare da alcuni minuti a molte ore e, spesso, è associata a ipoacusia fluttuante, aumento dell’acufene (o ronzio auricolare) e ad una sensazione di orecchio ovattato. Nelle fasi iniziali della Sindrome di Ménière, questi sintomi possono non manifestarsi contemporaneamente. Nel 90% dei pazienti, i sintomi della malattia interessano soltanto un orecchio (sindrome monolaterale) e possono comparire  nel secondo orecchio dopo 2 o 3 anni rispetto al primo. I sintomi della prima fase della Sindrome di Ménière, comprendono: Nella fase finale, le vertigini sono meno frequenti e meno gravi, ma la perdita dell’udito e l’acufene possono continuare a progredire fino ad uno stato permanente.

Quali sono le cause della Sindrome di Ménière?

La causa esatta della Sindrome di Ménière è sconosciuta. Una delle poche certezze è che si caratterizza per un aumento di volume dell’endolinfa, uno dei due liquidi presenti nell’orecchio interno, con un danno a carico della coclea, quindi dell’udito e della parte relativa al controllo dell’equilibrio, ossia dell’apparato vestibolare. Riguardo ai fattori scatenanti la Sindrome di Ménière,  invece, esistono numerose ipotesi, più delle quali discordanti tra loro. L’ultima ipotesi che ha avuto maggior credito, è quella avanzata dal dott. Steven Rauch nel 2010, riguardante la teoria dell’orecchio fragile che, nel caso del paziente affetto da Sindrome di Ménière, significa avere un udito suscettibile a una moltitudine di fattori scatenanti. Secondo Rauch, i fattori scatenanti la Sindrome di Ménière posso essere i seguenti:
  • stress;
  • alterazione del ritmo sonno-veglia;
  • variazioni dietetiche;
  • sbalzi ormonali;
  • allergie.

Che controlli servono per la diagnosi della Sindrome di Ménière?

Diagnosi Sindrome di MeniereGli esami clinici necessari per la diagnosi della Sindrome di Ménière sono:
  • Visita Medica Generale

  • Esame Audiometrico

  • Esame Vestibolare

  • Elettrococleografia

  • Risonanza Magnetica Cervello

Questi esami si rendono necessari anche per escludere alcune patologie che possono presentare sintomi simili  a quelli della Sindrome di Ménière. Le patologie che presentano gli stessi sintomi della Sindrome di Ménière sono le seguenti:
  • Neurinoma del nervo acustico;

  • Otiti medie;

  • Tappo di cerume ;

  • Tossicità da droghe e farmaci;

  • Tumori cerebrali;

  • Emicrania;

  • Anemia;

  • Malattie della tiroide;

  • Diabete;

  • Sifilide;

  • Sbalzi pressione arteriosa, aritmia cardiaca.

Visita Medica Generale

Nell’indagine per la diagnosi della Sindrome di Ménière, la  visita medica generale comprende:
  • Elettrocardiogramma e il rilevamento della pressione arteriosa: utili ad escludere presenza di sbalzi pressori o aritmia cardiaca, patologie che possono causare episodi di vertigine.
  • Otoscopia: esame del condotto uditivo utile ad escludere la presenza di cerume. Il tappo di cerume, infatti, può essere causa di orecchio ovattato e vertigine.
  • Valutazione posturale della spina dorsale cervicale. Utile ad escludere anomalie cervicali, spesso causa di vertigini cervicali.

Esame Audiometrico

La perdita dell’udito causata dalla Sindrome di Ménière  è provata con l’esame audiometrico. Solitamente, nelle fasi iniziali, si avverte la sensazione di orecchio ovattato, ma con il progredire della malattia insorge l’ipoacusia fluttuante all’orecchio interessato, fino ad una perdita uditiva permanente. L’audiogramma caratteristicamente evidenzia una ipoacusia neurosensoriale per le basse frequenze nell’orecchio affetto, che subisce variazioni significative tra un esame e l’altro, anche nel giro di poche ore.

Esame Vestibolare

L’esame vestibolare, consiste in una serie di prove che, mediante la stimolazione delle formazioni vestibolari (organi interni dell’equilibrio), permettono di indagare i disturbi dell’equilibrio. Nel caso dell’indagine sulla Sindrome di Ménière, il test di Halmagyi, è la manovra diagnostica che viene maggiormente utilizzata. Nella manovra Halmagyi, l’esaminatore invita il paziente a fissare visivamente un bersaglio dritto (p. es., il naso dell’esaminatore). Poi l’esaminatore ruota rapidamente la testa del paziente di 15 – 30 gradi da una parte osservando gli occhi del paziente. Quando la funzione vestibolare sul lato verso cui la testa è stata ruotata è normale, gli occhi del paziente rimangono fissi sul bersaglio. Quando la funzione vestibolare è compromessa sul lato verso cui la testa è stata ruotata, il riflesso vestibolo-oculomotore non riesce a compensare e gli occhi del paziente perdono la fissazione sul bersaglio, seguendo transitoriamente la rotazione della testa per poi, rapidamente e volontariamente, tornare sul bersaglio.

Elettroclocleografia

L’elettrococleografia è l’esame che misura le microcorrenti elettriche prodotte dalle cellule acustiche. Con questo test diagnostico è possibile rilevare l’aumento della pressione endolinfatica, pertanto, assume un’importanza fondamentale nella diagnosi della Sindrome di Ménière.

Risonanza Magnetica Cervello

La Risonanza Magnetica del cervello con mezzo di contrasto, è utile per escludere tumori o anomalie encefaliche o dell’orecchio interno. Pertanto, l’utilità di questa indagine è mirata ad escludere la presenza di neurinomi del nervo acustico o il sospetto di sclerosi multipla, anch’essi, infatti, causa di vertigini e orecchio ovattato.

Come si cura la Sindrome di Ménière?

Terapia Medica Sindrome di MénièreAllo stato attuale non esiste una terapia in grado di curare definitivamente la Sindrome di Ménière.  Le terapie attuali, infatti, sono mirate principalmente a ridurre il numero e la gravità delle crisi vertiginose, alleviare i sintomi cronici (instabilità e acufene), prevenire la progressione della malattia, con particolare riguardo all’ipoacusia neurosensoriale e ai disturbi dell’equilibrio. A tale scopo, la cura per la Sindrome di Ménière prevede:
  • Terapia farmacologica;

  • Dieta Alimentare;

  • Tecniche di rilassamento;

  • Terapia chirurgica

  • Riabilitazione Audioprotesica

Terapia Farmacologica

La maggioranza dei pazienti affetti da Sindrome di Ménière,  può essere gestita attraverso un trattamento farmacologico. I farmaci utilizzati in questa fase intercritica, sono gli steroidi per la loro azione antinfiammatoria. I casi resistenti a questi farmaci, possono essere trattati mediante l’infiltrazione del timpano con gentamicina, farmaco in grado di impedire la ricaduta degli attacchi di vertigine. Tuttavia, essendo ototossico, può provocare un danneggiamento irreversibile dell’udito. Diversi studi hanno dimostrato che, almeno nel 70-80% dei casi, dopo 7 anni, si assiste alla completa cessazione delle crisi in seguito alla terapia.

Dieta Alimentare

La dieta alimentare rientra nel circuito delle terapie di mantenimento che riescono a mantenere il controllo delle crisi vertiginose. Infatti,  le vertigini si riducono in modo significativo adottando un adeguato stile di vita, per cui è tassativo eliminare alcool, tabacco, caffè, adottare una dieta iposodica e bere tanta acqua.

Tecniche di rilassamento

Tecniche Rilassamento della Sindrome di MénièreLe tecniche di rilassamento sono dei percorsi utili a regolare e gestire gli stati di ansia e di stress provocati dai sintomi della Sindrome di Ménière. Pertanto, possono essere considerati dei veri e propri percorsi, condotti da psicoterapeuti specialisti del campo. Questi hanno come obiettivo, quello di alleviare l’individuo dalla tensione e ristabilire il suo equilibrio psicofisiologico. La tecnica più diffusa per i pazienti affetti da Sindrome di Ménière è il Training Autogeno che consiste nell’apprendimento e nell’allenamento costante di una serie di esercizi di rilassamento di tipo autoindotto. Le immagini mentali, dopo che è avvenuto il rilassamento fisico, inducono visualizzazioni piacevoli e rilassanti. Grazie a questi sistemi, si possono richiamare sensazioni legate ai cinque sensi e possono essere a carattere generale o specifiche per sintomi particolari.

Terapia Chirurgica

Terapia Chirurgica Sindrome di Ménière La terapia chirurgica si rende necessaria per circa il 5% dei pazienti affetti da Ménière che non trae beneficio dalla terapia medica.  Le terapie chirurgiche sono svariate e sono raccomandate in casi gravi. Tra le più diffuse, sono annoverate:
  • Intervento di drenaggio del sacco endolinfatico: mirato ad  alleviare la pressione dell’endolinfa in eccesso;
  • Neurectomia del nervo vestibolare: ovvero la sezione del nervo vestibolare, utile a interrompere l’impulso della sensazione di vertigine al cervello.

Riabilitazione Audioprotestica

La riabilitazione audioprotesica, è un passaggio indispensabile per tutti i pazienti che hanno contratto la Sindrome di Ménière ad entrambe le orecchie. Infatti, le possibilità  di recuperare l’udito diminuiscono man mano che la malattia progredisce e le crisi si ripetono nel tempo.  La riabilitazione audioprotesica è un percorso che impegna l’Audioprotesista e il paziente in un’impresa spesso ardua, a causa del grave danno uditivo che compromette la capacità di comprensione della parola. Il recupero acustico ottimale, infatti, è reso possibile sia dall’esperienza dell’audioprotesista, sia dall’applicazione di apparecchi acustici di ultima generazione, altamente performanti.

A chi rivolgersi per la riabilitazione audioprotesica?

Invisiben al tuo servizio Invisiben® è l’azienda che si affida a dispositivi forniti dal leader nell’ambito delle tecnologie per la salute uditiva. Questi dispositivi di ultima generazione, piccoli e confortevoli, sono progettati per garantire un modo nuovo di gestire l’ipoacusia fluttuante, tipica dei soggetti che hanno contratto la Sindrome di Ménière. Utilizzare, quindi, una tecnologia all’avanguardia, potrà portare ad un cambiamento radicale nella vita di chi soffre di questo disturbo.Il successo di questo trattamento, dipende in misura decisiva da un’attenta scelta della soluzione uditiva e da un adattamento personalizzato.Il primo passo, in ogni caso, è quello di rivolgersi a un centro specializzato, per poter valutare la gravità del disturbo e individuare la strategia di intervento più adatta al caso specifico.Noi Specialisti di Invisiben, riserviamo particolare attenzione a questi disturbi e, in stretta collaborazione con lo specialista Otorino, riusciamo molto spesso a trovare una soluzione utile a migliorare la vita di tutte le persone affette da ipoacusia.Disposizioni per il riconoscimento della malattia di Ménière come malattia cronica invalidante

Maurizio Saliola
Maurizio Saliola
Presidente e Fondatore Invisiben

Ciao, sono il Dott. Maurizio Saliola, soprannominato dai miei pazienti " Il dottore dell'udito invisibile" in virtù del lavoro che svolgo. La mia missione è aiutare le persone a riavere l'udito invisibile come al naturale. È per questo che, ogni giorno mi impegno a risolvere anche i casi più complessi.

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